Scuola Primaria Di Scienze E Biodiversità, Francia / Chartier Dalix

Una scuola elementare e una palestra con un proprio ambiente naturale.

Il progetto è stato concepito come parte di un programma particolarmente innovativo, dal punto di vista ambientale. Il concetto dell’edificio si basa sullo sviluppo di un paesaggio primario che tragga le sue trame e le sue componenti dal paesaggio più ampio in cui è ambientato. Diventa così un’enclave urbana che si distingue: un paesaggio elevato in cui cresce liberamente un ambiente indigeno, una sorta di baldacchino urbano, riparato, ma anche protetto dalle persone.

Questo progetto potrebbe segnare l’inizio di una nuova tendenza: lottare per riportare la biodiversità nel cuore delle aree urbane. Più di ogni altro progetto, la costruzione di una scuola è un’occasione per ripensare le connessioni concettuali fondamentali tra poesia, educazione e natura, traendo ispirazione da nuovi impulsi estetici.

Pertanto, l’edificio raccoglie la sfida di ricreare un ecosistema pienamente funzionale come luogo di apprendimento, uno spazio in cui i bambini locali andranno a realizzare il loro potenziale, ma anche un hub sociale per i residenti locali.

Il contesto

Il progetto prevede due strutture: una scuola con diciotto aule (sette prescolastiche, undici elementari) e una palestra che sarà aperta ai residenti. Situato sul sito della A4 Est, nella ZAC “Seguin-Rives de Seine” (zona di sviluppo urbano) a Boulogne-Billancourt, sul vecchio terreno della Renault, ora un’area densamente costruita. Il progetto scolastico assume quindi un significato particolare: darà il tono al paesaggio all’interno del sito più ampio.

Le due strutture sono unite in un unico volume, delimitato da una stessa pelle: la parete minerale. Abbiamo voluto che questo muro si estendesse attorno all’intero progetto prima per consolidare l’intero edificio, ma anche perché rappresenta per la ZAC un gesto chiaro e preciso. Questo edificio, al centro del sito della A4 Est, è il “cuore verde” dell’isola. La scuola si pone così come elemento unificante in un paesaggio in cui flora e fauna svolgono un ruolo fondamentale nel guidare la riqualificazione per il resto dell’area.

Il concetto

Questo progetto è un “paesaggio come spazio abitativo” piuttosto che un semplice edificio. L’edificio è costituito da due parti distinte: una parte minerale – le facciate – e una parte vegetale – il tetto. Questo involucro si avvolge attorno alla scuola, un volume generale dai contorni lisci e dalle linee morbide, rivelando spazi interni fluidi ed esterni elastici, evitando rotture tra i volumi. L’edificio molto compatto si apre sul quartiere, offrendo una moltitudine di prospettive.

I playground sono due spazi esterni in conversazione, in bella vista, che prendono la misura l’uno dell’altro (un giorno i bambini della scuola materna saranno alle elementari). L’intero edificio ospita un ambiente naturale primitivo che funge da catalizzatore più o meno a lungo termine per la biodiversità al centro del sito più ampio.

In effetti, questa struttura è viva in quanto il suo aspetto cambia. Attraverso la sua funzione di fondamento per il paesaggio, presenta un involucro che sarà diverso tra cinque o dieci anni, con tutta l’incertezza della natura, che non necessariamente appare dove ci si potrebbe aspettare…

Il Muro Vivente

La “corteccia” del progetto, il muro vivente, è costituita da blocchi prefabbricati di cemento. Questi blocchi presentano due diversi tipi di texture. Il lato a vista è liscio, levigato, riflette la luce. Gli altri lati sono nervati, con una trama ruvida e ruvida, fusi in un’unica parete. Questa differenza di superficie aiuta a convogliare l’acqua verso i lati dei blocchi, evitando così gocciolamenti sul lato visibile ed invecchiamento precoce. L’opposizione di queste due trame sottolinea anche la profondità della facciata e ne esalta il rilievo. Nella parte inferiore, e fino a un’altezza di circa due metri, la parete autoportante è lisciata o inclinata verso l’esterno, sbarrando l’accesso a estranei ma anche a potenziali predatori.

Le rientranze delle facce laterali del muro favoriscono anche la vegetazione (ciotole per felci, cemento grezzo per mousse); piccole cavità e pieghe sono rivolte agli animali (sporgenze per le rondini, angoli porosi per gli insetti) e fungono da invito alla nidificazione per diverse varietà di uccelli. Lo sfalsamento dei blocchi aumenta le tipologie di habitat potenziale per le diverse specie previste nel sito. Le cassette nido sono state inserite nei blocchi di cemento. Le loro dimensioni sono state studiate per specie come gheppi, pipistrelli, pettirossi, codirossi, rondoni, storni o rondini.

Il tetto

Il tetto è un vero e proprio giardino pensile, dodici metri sopra la palestra. Ospita tre livelli di vegetazione: una prateria di piante mesofile piantate in 50 centimetri di terra, una frangia di arbusti e un’isola boschiva piantata in 1 metro di terra. La continuità dei corridoi ambientali creati dalla flora consente la comunicazione naturale tra le specie. Questo giardino sopraelevato ha due funzioni: in primo luogo, per la fauna del muro e per la propria fauna, è ricco di risorse (habitat di vita aggiuntivi, nutrizione, ecc.) garantendo il successo della biodiversità. Contribuisce anche a migliorare le condizioni di vita nell’edificio per uffici a nord e negli appartamenti a sud, presentando un paesaggio elevato.

Il progetto

Il progetto presenta un programma misto per costruire una scuola, una palestra, ma incorpora anche un terzo elemento: incoraggiare la biodiversità. Con vincoli distinti in termini di volume e spazio per questi tre elementi, abbiamo deciso di concentrarci sulla fluidità delle connessioni tra pieni e vuoti e soprattutto tra diversi livelli topografici. Queste connessioni forniscono un ordine logico ai vari elementi: gli spazi didattici diretti, rigorosi e solidali entrano in conversazione con spazi di gioco all’aperto dai contorni flessibili che sono sistematicamente soggetti a un processo paesaggistico accessibile più giocoso, che coinvolge la continuità visiva. La palestra sale ad un’altezza di dodici metri, mentre la scuola si sviluppa principalmente al piano terra e al primo piano, per poi salire progressivamente al terzo piano per la scuola primaria.

Dettagli del progetto:
Località: ZAC Seguin Rive de Seine Boulogne-Billancourt, Francia
Tipologia: Area didattica
: 5164 m² Superficie
netta: 6.766 m² Superficie
netta palestra: 2.423,7 m² Superficie
netta scuola: 4.209 m² Superficie
netta alloggi ufficiali: 120,5 m²
Calendario: consegna luglio 2014